Tema del Convegno

Le applicazioni sui device mobili nel campo della comunicazione parlata pongono sfide sempre più avanzate e coinvolgenti nel campo linguistico. La traduzione Speech-To-Speech ha spostato il paletto della ricerca linguistica nel campo computazionale molto più in avanti, in aree ancora tutte da esplorare e che interessano gli ambiti linguistici e quelli paralinguistici, oltre alla necessità di individuare modelli matematici adeguati alla sfida che pone il dialogo. La possibilità di combinare la traduzione automatica per ottenere un dialogo multilingue che possa arricchirsi dell'analisi delle espressioni facciali potrà in futuro permettere una sintesi vocale capace di rendere il tono adeguato da associare alle forme linguistiche generate nella lingua target. Ovviamente lo stesso processo di trasferimento di informazioni in forma parlata da una lingua all'altra lo si può/potrà fare in assenza di interlocutori umani, con risponditori intelligenti, e in ultima analisi con robot che collaborano con gli umani.
Le tematiche di riferimento della conferenza sono il dialogo, il ruolo che giocano le differenze a livello multilingue, e il ruolo delle espressioni facciali. Questo sia in chiave di analisi della produzione orale in situazioni di dialogo spontaneo, ma anche in generazione attraverso strumenti automatici di traduzione. La traduzione automatica sarà di importanza centrale, ma solo quella finalizzata al dialogo per il quale non esistono ancora corpora paralleli di dimensioni adeguate. Per questo motivo, tecnologie più adatte al dialogo dovranno poter coniugare modelli matematici e descrizioni linguistiche di alto livello, semantico e pragmatico. In tutti questi contesti giocano un ruolo fondamentale la formalizzazione semantica e pragmatica, accompagnata dai dati della fonetica sperimentale per migliorare l'output del ASR. Anche la lingua dei segni e le ricerche che la riguardano possono a loro volta fornire degli spunti interessanti.